Agli inizi degli anni ’60 la risicoltura vercellese, al pari delle altre economie presenti sul territorio, sperimentò uno dei periodi più rosei dal punto di vista degli scambi.
Storia della Coltivazione del Riso Vercellese dagli Inizi a Chicchediriso ( parte sesta )
Dalla creazione della Comunità Economica Europea, infatti, questi erano aumentati fino al 30%.
Problematiche comunitarie dopo gli anni ’60
A questo periodo prospero seguì un periodo complicato, sia per le politiche europee che per i processi d’integrazione.
Il periodo di crisi, nella creazione del mercato comune, era innanzitutto lo specchio della crisi politica della Comunità.
Se da una parte si moltiplicarono gli impegni politici per il rilancio dell’unione politica e il rafforzamento delle politiche comuni, dall’altra il Consiglio non prendeva le decisioni necessarie a metterli in atto.
Il Sistema monetario europeo
Uniche due felici eccezioni degli “oscuri” anni settanta furono la creazione del Sistema monetario europeo (Sme) e le elezioni a suffragio universale diretto del Parlamento Europeo.
La decisione di istituire il Sistema monetario europeo è stato l’unico risultato valido nel tentativo di istituire una Unione economica e monetaria.
Inoltre ha generato un’azione limitativa delle fluttuazioni delle varie monete nazionali.
Infatti lo Sme ha gettato le basi per una maggiore stabilità monetaria.
Nonostante i notevoli risultati ottenuti, non si sono risolti i grandi e gravi squilibri nello sviluppo economico e sociale tra le diverse aree della Comunità.
Nel 1981 la CEE aveva 12 membri e nel 1987 questi, superata la crisi del decennio precedente, decisero di dar vita a un vero mercato unico.
Lo scopo era una libera circolazione non solo di merci ma anche di persone, servizi e capitali.
Il trattato di Maastricht
Gli anni novanta furono decisivi.
Uno dei momenti più importanti fu la firma del Trattato di Maastricht, entrato in vigore nel 1993.
In tale data la CEE diventò ufficialmente Unione Europea.
Il trattato, con il suo complesso sistema di direttive e norme, avrebbe portato all’apertura della frontiera della moneta unica ed alla nascita dell’euro.
La risicoltura italiana, ed in particolare quella vercellese, per un periodo abbastanza lungo ha potuto godere di condizioni economiche abbastanza favorevoli.
Tali condizioni l’hanno resa una sorta di isola felice, nel panorama dell’agricoltura italiana ed europea.
Il fatto che la comunità è deficitaria per il prodotto, e che alcuni paesi sono consumatori ma non produttori di riso, ha contribuito a mantenere per un certo periodo questo status.
Nella seconda metà degli anni ’90 il settore risicolo è stato investito da una crisi molto importante.
Nelle aree tradizionalmente dedite alla produzione, tutti i reparti economici legati alla risicoltura ne hanno risentito.
Sono i primi effetti della globalizzazione.
Conclusioni del periodo dagli anni ’60 ad oggi
Siamo ai giorni nostri.
La risicoltura vercellese continua a fornire prodotti di altissima qualità, ma facendo fronte ad altalenanti problemi economici.
Tali difficoltà sono causate da un mercato sempre più condizionato da fattori politici commerciali, e non da domanda e offerta.
Le maggiori difficoltà sono effettivamente provocate dal fatto che produrre in Italia non ha lo stesso costo che farlo in altre regioni del mondo.
La mancanza di dazi, inoltre, provoca una concorrenza sui prezzi non sostenibile.
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