Conservare il riso, dopo aver aperto la confezione originale, prevede una serie di accortezze non complesse, ma che, se messe in atto, garantiscono il mantenimento del riso nel suo stato ottimale.
Conservazione del Riso in Casa
Il Riso La Libellula, in tutte le sue varietà, viene confezionato in un sacchetto di plastica alimentare sotto vuoto, che riporta, tra le varie informazioni, anche la data di scadenza del prodotto.
La Scadenza
Tale scadenza è valida se la confezione è integra. Il consumatore verifica questa integrità accertandosi che il pacchetto mantenga il sottovuoto.
Il pacchetto si presenta compatto, molto resistente alla pressione delle dita, ed i chicchi di riso restano immobili al suo interno. In tale condizione possiamo conservare il riso senza problemi, fino alla sua data di scadenza.
Viceversa, in caso di perdita di vuoto, il pacchetto si presenterà floscio, molle al tatto, ed i chicchi saranno piuttosto liberi di muoversi al suo interno. In tal caso, ovviamente, l’integrità del prodotto non può essere garantita.
Apriamo la nostra confezione (integra) di Riso La Libellula, ne preleviamo la quantità desiderata, e ci accingiamo a cucinare il nostro risotto, magari avendo preso spunto da una delle ricette presenti sul sito www.la-libellula.it .
Il Riso Restante
Ma come ci comportiamo per conservare il riso restante?
Innanzi tutto occorre tenere presente quali fattori compromettono la conservazione del riso, e quali danni il riso stesso può subire.
I Parassiti
Un primo fattore di rischio è la contaminazione da parassiti.
Se lasciamo il riso in un recipiente aperto, o che comunque non garantisce un perfetto isolamento del riso dall’ambiente esterno, è molto probabile che insetti indesiderati lo contamino.
Contenitori Ermetici
Per tali insetti infatti, il riso è un ottimo alimento. Se consideriamo le loro dimensioni, ovvero di lunghezza di pochi millimetri, ci rendiamo conto che anche un piccolissimo spiraglio è una via di accesso, per tali parassiti. Per conservare quindi in modo ottimale il riso, dobbiamo utilizzare dei contenitori per alimenti a chiusura ermetica.
Etichettatura
Un consiglio è quello di etichettare il contenitore con la varietà del Riso La Libellula (Carnaroli, Gloria, Gioiello, ecc.), e soprattutto riportare la data di scadenza, letta dalla confezione originale, e la data nella quale abbiamo aperto il pacchetto.
Come riportato precedentemente in questo articolo, la data di scadenza è valida se la confezione è integra. Una volta aperta, ovviamente, abbiamo perso il sottovuoto, ma riportare la data originale di scadenza e la data di apertura della confezione, ci saranno utili, nel futuro, per valutare ancora l’utilizzo del riso.
L’applicazione di ulteriori accortezze ci consentono di conservare il riso per diverso tempo, e nel modo migliore.
Il Buio
Se il contenitore che utilizziamo è trasparente o semi opaco, è buona norma riporlo in un luogo buio. Il buio, infatti, limita la proliferazione di eventuali parassiti, ma, appunto, la limita soltanto, ed è quindi necessario adottare ulteriori precauzioni.
Bassa Temperatura
Temperature relativamente basse, senza dubbio, aiutano a conservare il riso. Sia i parassiti già citati, sia altri simili, si giovano e prolificano meglio in presenza di un ambiente moderatamente caldo.
Pertanto dobbiamo riporre il nostro contenitore il più possibile lontano da fonti di calore, quali stufe o termosifoni. Inoltre, anche per quanto detto precedentemente, e meglio non esporlo direttamente, e per periodi prolungati, al sole.
Infatti, oltre ad alzare la temperatura, l’esposizione diretta alla luce solare comporta inevitabilmente l’assenza del buio.
E’ possibile conservare il riso in frigorifero, ma bisogna tenere presenti altri fattori.
Il Riso Assorbe Umidità
Per sua stessa natura, il riso assorbe naturalmente umidità dall’ambiente nel quale si trova. Il frigorifero è un luogo che può presentare un tasso relativamente alto di umidità. Il contenitore del riso, se riposto in frigorifero, deve essere assolutamente ermetico.
Se il riso assorbe umidità, modifica la sua struttura, diventando più morbido, quasi gommoso. Inoltre anche le sue caratteristiche organolettiche variano, ed il riso può assumere dei cattivi sapori, che di fatto lo rendono immangiabile.
Un alto tasso di umidità infine può anche favorire il proliferare di muffe, rendendo inutilizzabile il prodotto.
Il Riso Assorbe gli Odori
Occorre anche tener presente che il riso assorbe facilmente gli odori emanati da altri alimenti o in genere sostanze vicine. Questa è una delle sue migliori caratteristiche, che ci permette la preparazione di risotti eccellenti.
Durante I’esecuzione di una ricetta, i chicchi si profumano degli aromi degli ingredienti che abbiamo scelto, e si amalgamano perfettamente con essi. Tuttavia, questa capacità di assorbire i sentori esterni può generale notevoli inconvenienti.
Se il riso viene conservato in un recipiente non idoneo ed, ad esempio, posto in prossimità di formaggi o pesce, inevitabilmente ne assorbirà i sentori, ed il suo gusto originale ne sarà inevitabilmente compromesso.
Utilizzo Sacchetti Sottovuoto Domestici
Un ottimo sistema per conservare il riso è quello di riporlo in sacchetti alimentari sottovuoto. In commercio sono reperibili moltissimi tipi di macchine domestiche per il sottovuoto, da molto semplici a sofisticatissime.
Ovviamente sono utilizzabili non solo per conservare il riso, ma anche moltissimi altri alimenti. Consentono inoltre di applicare i metodi di cottura, appunto, sottovuoto.
E’ buona norma, nel caso si utilizzino tali sacchetti, aggiungere all’etichetta la data nella quale il prodotto è stato posto sottovuoto, per averne traccia in futuro.
E’ bene sottolineare che il sottovuoto non è un metodo di sterilizzazione. Togliendo l’aria dal contenitore, ovvero dal sacchetto, impediamo a tutti i parassiti che necessitano di ossigeno di proliferare. Estendiamo quindi la durata della conservazione del nostro riso, ma non all’infinito.
Inoltre i sacchetti per il sottovuoto sono generalmente trasparenti e, come citato precedentemente, è buona norma conservare il riso in un luogo buio.
Conservazione in Congelatore
Probabilmente, il miglior modo di estendere il tempo di conservazione del riso è quello di riporre nel congelatore i sacchetti sottovuoto che lo contengono.
Quando viene confezionato, il riso contiene una bassissima percentuale di umidità. La pochissima quantità di acqua contenuta nei chicchi, quindi, anche congelando non è in grado di modificarne la struttura. I chicchi perciò restano perfettamente integri.
Ovviamente la bassa temperatura del congelatore impedisce lo sviluppo di parassiti e muffe. In tal modo, perciò, possiamo conservare il nostro riso per moltissimo tempo, anche oltre la scadenza indicata.
Conclusioni
Teniamo infine presente, però, che le confezioni del Riso La Libellula contengono 1 kg di riso per le varietà Carnaroli, sia Bianco che Integrale, Gloria e Baldo, e 500 g per il Riso Nero Gioiello e per il Riso Rosso Solitario.
La porzione di riso crudo, per una persona, è normalmente di circa 70/80 g, se cuciniamo un risotto, un po’ meno per una minestra. Ovviamente la quantità è variabile a seconda del nostro appetito.
Consideriamo quindi che una confezione fornisce più o meno 13 porzioni di riso. Tenendo conto di quanti commensali parteciperanno ai nostri pranzi e cene, in un determinato periodo di tempo, sapremo stimare quanto a lungo dovremo conservare il nostro riso, ed il nostro augurio è di consumarlo tutto quanto prima.