La coltivazione del riso è suddivisa in dieci passaggi specifici per ottenere grani di riso quasi perfetti. Vediamo quindi come si coltiva il riso dall’aratura alla lavorazione del prodotto finale.
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Come si coltiva il riso
![Coltivazione riso](https://la-libellula.it/wp-content/uploads/2023/06/0005_29-Giugno-2023_BLOG_coltivazione_riso_01_01-1024x673.jpg)
I processi di coltivazione
- Aratura: Poiché la risata già coltivata in precedenza è carente di proprietà nutritive, viene modificata la struttura e viene provocata l’ossidazione attraverso la mescolazione del terreno;
- Concimazione: In caso il terreno rimanga troppo povero di nutrienti nonostante l’aratura, il suolo viene concimato per ripristinare i valori minerali;
- Erpicatura: a volte capita che dopo il ribaltamento del terreno si possano formare delle zolle di terra o piccoli agglomerati compatti. Per evitare che il terreno della risaia rimanga in queste condizioni, viene utilizzato l’erpice: un macchinario che sminuzza il suolo;
- Livellamento: Successivamente è necessario procedere e livellare il terreno per rendere la superficie della risaia più piana possibile. Questo garantisce una miglior distribuzione dell’acqua;
- Semina in sommersione o in asciutta: La semina in sommersione avviene dopo aver sommerso la risaia con 5m d’acqua e i semi vengono inseriti in un secondo momento. Nel secondo caso invece avviene il contrario;
- Monda: La monda è il processo di estirpazione delle erbacce che potrebbero danneggiare il raccolto;
- Crescita del raccolto: Una volta che il terreno è stato sommerso e la risaia privata di possibili minacce, il riso viene lasciato crescere per un periodo che varia in base alla qualità, poi dopo la fioritura viene fatto maturare per circa 30 giorni;
- Mietitura e raccolta: Avvengono in un periodo compreso tra settembre e ottobre e viene adoperato un macchinario che separa i chicchi di riso dal fusto della pianta;
- Essiccazione: riso contiene una certa quantità di acqua al suo interno che varia a seconda della maturazione dei chicchi di riso. Per rimuoverla viene messo nell’ essiccatoio, che permette di essiccare il riso;
- Lavorazione: prima di essere messo al mercato il riso deve ancora subito delle lavorazioni in cui viene sbiancato, spazzolato, lucidato
Differenza tra riso e riso biologico
Il riso biologico viene coltivato tramite tecniche agricole innovative che rispecchiano i principi dell’agricoltura e degli allevamenti biologici.
In sostanza viene coltivato con gli stessi processi del riso normale ma con tecniche biologiche: ossia senza adoperare materiali chimici e usando prodotti biologici.
La coltivazione biologica si può applicare a qualsiasi tipologia di riso, ottenendo così un prodotto completamente naturale che non ha subito alterazioni organolettiche di alcun tipo.
![La risaia](https://la-libellula.it/wp-content/uploads/2023/06/0005_29-Giugno-2023_BLOG_coltivazione_riso_02_01-1024x1024.jpg)
La risaia
Il riso si coltiva nella risaia che è un territorio dove il suolo è stato livellato per permettere all’acqua di defluire e ricoprire il terreno.
Le vasche che accolgono l’acqua vengono definite “camere”.
I campi vengono allagati perché l’acqua aiuta a tenere il seme e la pianta del riso a una temperatura costante proteggendola dagli sbalzi termici.
Le risaie si allagano in primavera, solitamente nel mese di aprile.
![coltivazione_riso](https://la-libellula.it/wp-content/uploads/2023/06/0005_29-Giugno-2023_BLOG_coltivazione_riso_03_01-1024x1024.jpg)
Ciclo di lavorazione del riso
Dopo la raccolta del riso che avviene nell’ultima fase del processo di coltivazione, il riso non è un prodotto pronto per il commercio e consumo ma è sottoposto a delle lavorazioni.
- Sbramatura: che consiste nella rimozione delle glumelle dal risone.
- Sbiancatura: in questa fase viene rimossa la pellicola “pericarpo” che riveste il chicco. In questa fase viene rimossa anche la gemma del riso che verrà utilizzata per la produzione dell’olio di riso.
- Spazzolatura: la spazzolatura serve a rimuovere lo strato farinoso che si genera con le lavorazioni precedenti.
- Lucidatura o oliatura, per ottenere chicchi di riso gradevoli alla vista e per togliere imperfezioni.
- Brillatura. Anche questa fase è prevista per togliere imperfezioni e non è prevista per il riso biologico
![tipi di riso](https://la-libellula.it/wp-content/uploads/2023/06/0005_29-Giugno-2023_BLOG_coltivazione_riso_04_01-1024x519.jpg)
![riso](https://la-libellula.it/wp-content/uploads/2023/06/0005_29-Giugno-2023_BLOG_coltivazione_riso_05_01-200x200.jpg)
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Tipologie di riso ottenute in base alla lavorazione
In base al tipo di raffinatura si possono ottenere diversi tipi di riso:
Riso integrale
Il riso integrale che conserva in parte la pellicola che ricopre il chicco. Ha un colore tendente al marrone.
Questa pellicola è ricca di fibre.
Riso bianco
Il riso bianco è il riso raffinato che si ottiene tramite lo sbiancamento totale del chicco. Durante la raffinazione si perdono dei nutrienti ed è costituito principalmente da amido.
Riso semigreggio
Questo riso ha una lavorazione di raffinazione leggera per conservare le fibre, i sali minerali e le proteine.
Riso nero aromatico
È un riso pregiato di colore nero.
È un tipo di riso integrale che contiene una quantità di fibre elevata, molte vitamine e sali minerali.
Riso rosso
È un tipo di riso con un colore rosso acceso ed è ottenuto dalla fermentazione del riso bianco.